pubblicato in NFDP Outdoor Edition
MamBo, Bologna
2023
Parlando della sua ricerca pittorica, Lorenzo Modica fa riferimento a un approccio che "potremmo chiamare cognitivista". Concentrando la sua pratica sul medium pittorico, Modica indaga i processi mentali che portano alla formalizzazione di un dipinto, instaurando un rapporto dialogico con i materiali che decide di impiegare. Ogni dipinto nasce quindi da una negoziazione tra il proprio linguaggio e i diversi supporti che di volta in volta sono adoperati. Tele di varie consistenze e grane, tessuti, lastre di vetro o plexiglass così come vernici, inchiostri, tempere e colori a olio diventano strumenti per mettere in crisi il proprio orizzonte linguistico, che cerca di ridefinirsi, ampliarsi o ridursi all'interno di questa dinamica.
Ne è un esempio Hang Man, 2022, in cui tre pannelli in perspex permettono all'artista di lavorare in superficie su trasparenze e zone di opacità, mentre a livello di struttura i supporti sembrano interpretati come finestre, riprodotte, più o meno in modo distorto, sugli stessi, o aggiunte tramite l'inserimento di tavole in legno e di un foglio disegnato. Non è un caso che proprio questo disegno "apra" a una veduta su un paesaggio, soggetto ricorrente in altre opere dell'artista.
Spesso eseguito in modo stilizzato, il paesaggio rimanda a "una costruzione inevitabile del visibile”, una struttura visiva di origine cognitiva utilizzata da ogni essere umano nel momento in cui deve orientarsi nel mondo e che Modica decide di non assumere acriticamente ma di mettere in questione.
È interessante come sia proprio il rapporto con i materiali, metaforicamente associabili alla realtà concreta, a forzare le proiezioni mentali e ideali tramite cui l'essere umano organizza il mondo, un po' come se l'artista ci suggerisse di non dimenticare la terra sotto i nostri piedi, le infinite alterità che ci circondano, per trasformarle in strumenti in grado di svelarci le abitudini cognitive che guidano il nostro agire, non solo artistico, ma quotidiano.
Tale approccio è riscontrabile nell'attività laboratoriale condotta da Modica con gruppi di persone con disagio psichico o, come nel caso del progetto proposto per la residenza, di bambini e adolescenti. Concepiti come vere e proprie collaborazioni, questi momenti sono vissuti dall'artista come delle esplorazioni nei processi cognitivi altrui dove la delega autoriale diventa l'espediente per negoziare intuizioni e immaginazione.
Nel periodo di residenza, l'artista ha condotto la sua ricerca su due fronti: da una parte perlustrando l'ambiente naturale che circonda Castiglione dei Pepoli, un territorio montano e rurale dove quotidianamente si fa esperienza diretta del paesaggio, uno spazio che non rimane mai solamente incorniciato all'interno di un' immagine, ma che invita a essere attraversato camminando. Dall'altra, Modica è entrato in relazione con il tessuto sociale della cittadina, in particolare con le scuole, coinvolgendo alcuni studenti con laboratori e nella realizzazione di opere frutto dell'incontro degli immaginari di ciascun partecipante con quelli che emergono da filastrocche, storie popolari e aneddoti castiglionesi. [CM]
ENG
Speaking of his pictorial research, Lorenzo Modica refers to an approach that "we could call cognitivist". Focusing his practice the medium of painting, Modica investigates the mental processes that lead to the formalization of a painting itself, establishing a dialogical relationship with the materials he decides to use. Each painting therefore arises from a negotiation between his own language and the different supports that are used from time to time. Canvases of various grains and textures, fabrics, glass or plexiglass plates as well as paints, inks, tempera and oil colors become tools to undermine his own linguistic horizon, which Modica seeks to redefine, expand, or shrink within this dynamic.
An example of this is Hang Man, 2022, in which three perspex panels allow the artist to work on transparencies and areas of opacity on the surface, while at the structural level the supports seem to be interpreted as windows, reproduced, in a distorted way, on themselves, or added by inserting wooden boards and a drawn sheet. It is no coincidence that this drawing "opens" to a view of a landscape, a recurring subject in other works by the artist. Often executed in a stylized way, the landscape refers to "an inevitable construction of the visible", a visual structure of cognitive origin used by every human being when they must orient themself in the world and which Modica decides not to assume uncritically but to question.
It is interesting how it is precisely the relationship with materials, metaphorically associated with concrete reality, that forces the mental and ideal projections through which human beings organize the world. It's a bit as if the artist were suggesting that we not forget the earth beneath our feet, the infinite otherness that surrounds us, to transform them into tools capable of revealing to us the cognitive habits that guide our every action.
This approach can be seen in the workshop activity conducted by Modica with groups of people with mental illnesses or, as in the case of the project proposed for the residence, with children and adolescents. Conceived as real collaborations, these moments are experienced by the artist as explorations into the cognitive processes of others where authorial delegation becomes the expedient to negotiate given intuitions and the imagination.
During the residency period, the artist conducted research on two fronts: on the one hand, by scouring the natural environment that surrounds Castiglione dei Pepoli, a mountainous and rural territory where one directly experiences the landscape on a daily basis, a space that is never only framed within an image, but invites you to walk through it. On the other hand, Modica has entered into a relationship with the social fabric of the town, in particular with the schools, involving some students in workshops and in the creation of works resulting from the meeting of the imaginaries of each participant with those that emerge from nursery rhymes, popular stories, and local Castiglione anecdotes. [CM]