Leonardo Regano
pubblicato nell’edizione d’arte Peli Notevoli
Ed. Esperidi
2022


Peli Notevoli

Lorenzo Modica si è avvicinato alla pittura contribuendo a quel particolare fermento che oggi contraddistingue la scena artistica romana. Ha avuto modo di contaminare il suo lavoro prima con un progetto a Belgrado e poi con gli stimoli ricevuti negli anni di residenza a Londra e un breve periodo a Milano. Queste precisazioni biografiche introducono bene la sua opera e la complessità che la contraddistingue. La pittura di Lorenzo ha a che fare con ordine e caos; lui sembra impegnarsi divertendosi a confondere la nostra percezione combinando riferimenti e intuizioni, stili e materiali, ponendo domande rispetto alla dimensione “quadro”. Il suo procedere sulla tela è mosso da una libera assonanza di impressioni e reazioni, a volte tratte da esperienze personali e altre da tematiche collettive che si rimescolano e si amalgamano costituendo una narrazione sincopata, a tratti lenta e sospesa, in altri momenti accelerata e caotica, in apparenza senza regole predeterminate.
Nel lavoro di Modica vi è una grande libertà formale. Segno e colore sono liberi di contraddire la forma e di generare per lei nuovi significati. La sua pratica è basata su una osservazione dei percorsi mentali a partire dai processi pittorici in cui i concetti affiorano sulla superficie come sogni che riemergono dal subconscio, alcuni vividi e chiari altri appena accennati e vaghi. Peli Notevoli è un progetto che indaga il segno e la sua relazione con la forma. Cos'è poi un pelo per un pittore se non una traccia, una linea che egli inscrive sul foglio con un andamento libero? Il segno-pelo costituisce la forma-corpo, la dichiara, la delimita e la abita. In Peli notevoli Lorenzo Modica presenta un gruppo di trenta tavole anatomico-topologiche che descrivono il corpo umano nelle sue parti utilizzando come punto di vista proprio il pelo che le popola. La fisicità è negata nella carne sebbene venga poi ricalcata nel segno del pelo che diventa elemento autonomo, significante e formale. Il corpo è qui inteso come microcosmo e metafora, i peli sono individui che abitano il paesaggio, ognuno con il suo ruolo nella moltitudine. Ogni tanto, un pelo si stacca, senza fare tragedie.
IL pelo è uno. Anzi no, sono dieci, Anzi no, cento, centomila, un milione. Come il pelo narrato da Giorgio Gaber, il segno di Lorenzo si accumula e si infittisce per poi tornare a essere il protagonista solitario sulla pagina. O come scrive Lorenzo: “I peli avanguardistici. | peli di confine. | peli isolati. | peli di lunghezza o spessore insolito. Le enclavi (i circoli, le lobby).

Leonardo Regano